Una vergine scopata nel bosco

Era quasi il tramonto. Io e il mio compagno Alessandro stavamo camminando come al solito nei boschi alla periferia della città, tenendoci per mano. Amavo moltissimo Ale, anche se mi chiedeva sempre di più di fare l’amore. Il più delle volte, la ragione, o forse la paura fermavano i miei istinti perché avrei voluto la stessa cosa, soprattutto quando mi baciava i seni. Lo amavo più di ogni altra cosa al mondo. Lo potevo sentire, quando mi veniva troppo vicino, potevo sentire la “forza” nei suoi pantaloni, avrei voluto toccarlo, e nei miei sogni più sfacciati, anche succhiarlo. Avevo visto alcuni filmati gratis hard e mi vergogno ad ammetterlo che mi sono masturbata qualche volta la mia figa vergine.

Mi masturbavo pensando ad Ale immaginando che la mia mano fosse la sua lingua, che mi stesse toccando e accarezzandomi nei modi più sfacciati. Durante quella passeggiata ci fermammo nella nostra solita radura e ci baciammo come con più fuoco che mai. Mi aveva infilato la lingua in profondità nella bocca, esplorandola, succhiandomi la lingua, per tutto il tempo allentando la mia sottile camicetta legata dietro con dei lacci. Inconsapevolmente, mi sdraiai sulla schiena, lasciando i seni scoperti, uno spettacolo che probabilmente eccitava enormemente Alessandro, mentre la sua mano già si muoveva lentamente verso la mia figa vergine. Nel frattempo ho sentito il cazzo grande del mio ragazzo come era diventato grosso e duro come una roccia. Misi la mano e ho iniziato a toccarlo con tanta voglia. Mi sono poi svegliata con le mie labbra che si attaccavano al cazzo. Lo volevo così tanto che mi sono dimenticata di me stessa e della mia verginità. Ero ormai cosi eccitata che volevo vedere quell’enorme organo che avevo sentito tante volte tra le gambe. Ho cercato la sua mano e l’ho avvicinata alla mia figa vergine e già bagnata. Ci siamo seduti con gli occhi chiusi, godendoci il momento in cui il suo dito ha accarezzato il mio clitoride gonfio, poi ho sentito la sua lingua sulle sue labbra socchiuse. Poi ho aperto la bocca, lasciandolo entrare nella mia gola e lui ha messo una mano sulla mia figa. Dopo che l’ho succhiato per un po, Ale mi sollevò leggermente e mi girò, posandomi sui gomiti e sulle ginocchia, poi senza dire una parola mise la testa tra le mie gambe, e cominciò a leccarmi diligentemente la figa vergine.

Mi sentivo come se stessi perdendo la testa, mentre con una mano mi strofinavo la figa rossa, bagnata e gonfia per tanta eccitazione. Poi ha fatto qualcosa che non mi aspettavo. Prese il cazzo in mano, e lo tirò verso la mia figa, non prima di leccarmi dolcemente ancora una volta, inumidendomi con la saliva. Seguì un urlo di dolore e poi un altro e poi tanti, tanti gemiti. Tutto girava con me, il suo enorme cazzo mi penetrò tutte le viscere facendomi aprire la figa vergine in due. Mi stava scopando da dietro mentre io urlavo adesso solo dal piacere. Mi ha scopate per quasi dieci minuti fino a quando lo sperma non ha invaso la mia figa vergine allargata…